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Compito n.5 gennaio 20, 2009

Posted by chia83 in compiti prof..
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Facebook

La mia esperienza personale con i social network e in particolare con Facebook non può dirsi che positiva. Sono i migliori strumenti per replicare e potenziare i contatti, professionali e non, incontrati nel corso degli anni.

Molti criticano questo strumento di comunicazione perchè pensano che sia inutile interagire con i propri amici tramite il pc, in quanto essendo amici fanno parte della loro vita e se hanno bisogno di sentirli  lo fanno tramite una telefonata.

Ritengo che questo in parte sia vero, cioè gli amici più stretti sono quelli che frequenti durante la settimana, che senti spesso per telefono, con i quali esci la sera ed in questo caso uno strumento come Facebook non sarebbe necessario per comunicare e renderli partecipi della propria vita.

Ma questo social networking invece può essere utilissimo per le persone come me che hanno molti amici che vivono all’estero o in città lontane, che  non riesci a sentire o vedere quando vorresti. Infatti  grazie a Facebook riesco a tenermi aggiornata tremite foto e video  sulle loro  vicessitudini e tramite la chat e la bacheca riesco a parlare con loro  più freqentemente e soprattuto in maniera gratuita.

Qunidi usato in questo modo (sottolineo in questo modo) e con queste finalità ritengo che chi ha  dato vita a questa sorta di comunità virtuale abbia creato un mezzo di comunicazione valido ed efficace.

Compito n.3 novembre 24, 2008

Posted by chia83 in compiti prof..
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Che cosa è un file pdf???

Sinceramente fino ad ora non me lo sono mai chiesto perchè non ho mai dovuto scrivere un testo in questo formato e mi sono sempre limitata a scaricare file di questo genere quando la situazione me lo richiedeva e anzi il fatto di non poter estrapolare parti di testo  oppure modificarlo mi ha sempre infastidito. Perciò ho ritenuto utile approfondire l’argomento cercando informazioni su Internet.

La sigla Pdf sta per Portable Document Format ed indica un formato standard di file elettronico creato dall’ Adobe Inc. Tale formato permette di convertire un qualsiasi documento elettronico, sia esso un documento Word, Excel, Photoshop, Pagemaker o altro, in un file che abbia determinate caratteristiche:

  1. Un file PDF risulterà visualizzabile, leggibile e stampabile da qualsiasi sistema operativo  e questa caratteristica definisce il formato pdf multipiattaforma;
  2. Un file PDF sarà una riproduzione esatta del layout originale: colori, immagini, caratteri, font ed altro. Le informazioni del file sorgente rimarranno inalterate a prescindere dall’applicazione utilizzata per creare il file.
  3. Un file PDF potrà inoltre presentare anche un alto livello di interattività permettendo di inserire tavole di contenuti, indici e oggetti.
  4. Un file PDF è affidabile.
  5. Un file PDF è garanzia di sicurezza. Sarà possibile rendere unico un file proteggendo il contenuto mediante firme digitali o password.
  6. Lo standard PDF è uno standard aperto. Tutti hanno la possibilità di creare applicazioni che permettano la visualizzazione, la lettura e la creazione di file PDF senza pagare i diritti (royalties) alla Adobe Systems.

Il formato pdf ha rivoluzionato la diffusione dei documenti sulla rete e migliaia di aziende hanno scelto di diffondere i loro documenti in questo formato perchè garantisce affidabilità, portabilità e compatibilità indipendentemente dalla piattaforma che si sta utilizzando.

Dopo aver letto queste informazioni ho capito che quello che prima mi infastidiva, cioè la possibilità di non interagire in maniera semplice con il documento in formato pdf, in realtà è utile per evitare che persone non autorizzate si approprino del lavoro altrui o modifichino senza permesso il testo.

Quindi il file pdf può rappresentare una sorta di tutela per chi vuole emettere informazioni su Internet.

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Compito n.1 novembre 24, 2008

Posted by chia83 in compiti prof..
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L’articolo del prof. Wesch, presentato alla nostra attenzione dal prof. Formiconi, tratta di un argomento di estrema attualità.

Il problema della disattenzione e del “tiravantismo” degli studenti risalgono a molti anni anni fa prima ancora che venissero inventati iPod e utilizzati sistemi di messaggeria istantanea. Questo ci fa capire che il problema di base, come sostiene Wesch, non sta nella tecnologia ma è radicato nelle modalità di insegnamento.

L’ affermazione “gli studenti odiano la scuola ma vogliono imparare” lascia intendere che sarebbe doveroso cambiare l’ approccio alla lezione e usare ciò che può sembrare un ostacolo (iPod, Facebook…) come  mezzo per catturare l’attenzione dei ragazzi e di renderli partecipi.

Al giorno d’oggi sembra che molti insegnanti non abbiano ancora capito che gli studenti hanno bisogno di essere parte attiva nella loro istruzione; non vogliono più prendere parte a delle lezioni dove il professore si litima ad esporre una serie di nozioni con espressioni identiche a quelle presenti sul libro di testo. Difatti, in questo modo la lezione diventa inutile e risulta solo una perdita di tempo poichè possiamo benissimo leggere il manuale a casa risparmiandoci così il viaggio in facoltà.

Quindi, a mio avviso, l’Università e l’insegnamento che propone dovrebbero subire delle modifiche che permettano di cancellare le ormai antiquate modalità di approccio alle lezioni e di utilizzare nuovi metodi di apprendimento che rispecchino l’attuale contesto globale e che prevedano l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione, permettendo così agli studenti di essere parti attive nel loro percorso formativo.